“In un periodo così complesso per le attività emettere un’ordinanza del genere può creare solamente forti malumori e complicare ancora di più il percorso di ripartenza del quale necessitiamo urgentemente. Sarebbe auspicabile che i controlli venissero fatti per la città a garanzia del quieto vivere della comunità e non per creare uno stato di polizia nei confronti di chi s’impegna a mantenere la città pulita e sicura credendo e investendo in essa”.

E’ l’appello del presidente CNA Ristorazione Pisa e Toscana Nicola Micheletti intervenuto dopo l’emanazione dell’ordinanza firmata dal sindaco di Pisa Michele Conti con la quale ha vietato la somministrazione di bevande alcolicheanche nelle aree di pertinenza dei pubblici esercizidopo la mezzanotte. Micheletti, che ha raccolto le proteste e la preoccupazione di molti associati CNA Pisa, desidera sottolineare che sono proprio gli imprenditori, i ristoratori e i gestori dei locali i primi a contrastare e a prevenire qualsiasi episodio di degrado e malamovida anche e attraverso le loro attività. Ecco che pone l’accento su questo ultimo aspetto chiedendo al sindaco di “rivedere l’ordinanza nella parte in cui non permette agli imprenditori di somministrare ordinatamente e con sicurezza, e nel rispetto delle normative vigenti, alcolici nei pressi di tavolini esterni in tutto il centro storico”.

“Vietare questa possibilità, oltre a far allontanare ancora di più la tanto auspicata ripartenza di imprenditori e ristoratori che da due anni stanno facendo i conti con la crisi economica scaturita dalla pandemia, non significa aumentare specularmente la sicurezza nel centro quanto semmai andare a creare zone di bivacco, zone di fortuna che contrastano con gli obiettivi perseguiti dal Comune. Gli imprenditori e i ristoratori semmai, grazie alle loro attività, contribuiscono a rendere il centro storico più sicuro, in ordine e, se vogliamo, frequentato in modo sano. Ecco che come CNA chiediamo al sindaco e al Comune di Pisa di eliminare la parte di ordinanza che prevede il divieto di somministrazione di alcolici oltre alla mezzanotte, una misura che penalizza fortemente le imprese già vessate da tasse e ripercussioni economiche, non da ultime le annunciate misure sui rincari energetici”.


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